Stefano Signorini

Fotografo

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FOTO A PALLA

Con il termine "foto a palla" voglio fare riferimento alla tipologia di immagini che ho creato seguendo una determinata tecnica, cioè quella per creare foto panoramiche sferiche equirettangolari, dette anche little planet... ma foto a palla rende bene l’idea! Le panoramiche sferiche si realizzano con l’ausilio di uno dei moderni programmi di stitching di immagini, tipo PTGui, di cui io sono assiduo utilizzatore ed al quale farò riferimento in questo articolo, o alcuni altri più o meno noti. A prima vista alcune di queste immagini assomigliano molto a quelle che si possono realizzare con i fish-eye circolari anche se, con i programmi di autostiching, si possono creare degli effetti veramente sbalorditivi ed altamente creativi.

Proprio per questo motivo voglio dare al presente articolo un approccio prevalentemente creativo in modo da non arenarsi nella descrizione della, a volte, complessa tecnica di realizzazione di queste fotografie panoramiche sferiche. Infatti io credo che la tecnica è importantissima ma alla fine è solo uno strumento per creare fotografie!

L'immagine di apertura è stata scattata in un bosco di montagna con la neve ed assomiglia molto ad una lampada al plasma formata da un globo di vetro con all’interno tanti piccoli fulmini iridescenti che si spostano verso il punto dove la palla viene toccata con un dito. Il bosco all’interno del globo sembra cresciuto su un piccolo pianeta ed è per questo motivo che le immagini di questo tipo vengono chiamate "little planet".

Brevi cenni sulla tecnica per creare foto sferiche

Inutile dilungarsi sulla teoria del punto nodale attorno al quale far ruotare il nostro sistema di ripresa: chi si cimenta nella fotografia sferica non può non conoscere tutte le nozioni che servono per ottenere buone foto panoramiche! Su internet ci sono molte teorie sul come cercare il punto nodale ed io stesso ho trattato l’argomento nel numero di febbraio di Fotografare, nell’articolo "Panoramiche estreme".
Oserei dire che le panoramiche sferiche sono un passo oltre alle semplici foto panoramiche che quindi possiamo considerare come il punto di partenza per queste foto "a palla". Mi limiterò a descrivere come io ho realizzato la maggior parte delle foto sferiche che vedete in queste pagine in modo da dare degli input o delle idee affinché ognuno crei a piacimento le proprie “foto a palla! L’importante è capire le potenzialità creative di questa tecnica di ripresa e sfruttarla per produrre incredibili immagini che non potranno passare inosservate!
Per creare le mie immagini sferiche ho utilizzato sia la Nikon D800 con fish-eye Zenitar 16mm che la Samsung NX1000 con fish-eye Samiang 8mm. Quest’ultima mi è stata veramente utile nei miei viaggi a Venezia o in montagna dove un chilogrammo in più può fare la differenza.

Quella che vediamo nella foto a lato è l’attrezzatura che ho utilizzato molto spesso per creare le mie foto sferiche: cavalletto Gitzo in carbonio, testa panoramica Nodal Ninja MKII, fotocamera Samsung NX1000, cavo di scatto remoto, bolla di livella, obiettivo fish-eye Samiang 8 mm. Dopo aver scelto il punto di ripresa, posizioniamo l’attrezzatura e scattiamo una sequenza di foto tutto intorno sovrapponendo le immagini del 25-30%, poi scattiamo una foto verso il cielo a 90°. A questo punto arriva la parte più difficile perché dobbiamo fare anche una foto verso il basso a 90° senza muovere la fotocamera. Io di solito faccio così: svito la fotocamera dal treppiede e memorizzo bene la sua posizione nello spazio, sposto il cavalletto alle mie spalle poi ruoto la fotocamera verso il basso tenendola verticale con l’utilizzo della bolla di livella ed infine scatto cercando di allontanare il più possibile i piedi dall’inquadratura.

Dopo aver scattato tutte le foto ruotando la fotocamera su se stessa si scatta una foto verso l’alto ed una verso il basso. In pratica, utilizzando il fish-eye, mantenendo sempre la fotocamera in bolla, scattiamo 6 foto ad intervalli di 60 gradi tutto intorno a noi e poi altre due tenendo la fotocamera a mano libera: una a 90° verso l’alto ed una a 90° verso il basso. Consiglio di usare una piccola livella a bolla agganciata alla slitta porta accessori della fotocamera in modo da poterla tenere piana controllando la livella stessa. La difficoltà maggiore è quella di mantenere la fotocamera sempre nella stessa posizione quando si scattano le due foto finali ed anche di non inquadrare i propri piedi quando si scatta quella verso il basso. Se utilizziamo il fish-eye non ci riusciremo a meno di non aver le gambe gommose come quelle di Mark dei Fantastici Quattro! Dovremo intervenire in post produzione togliendo i nostri piedi con il timbro clone o simili. Chiaramente la fotocamera va impostata completamente i manuale: esposizione, messa a fuoco, bilanciamento del bianco.

Verona – Casa di Giulietta e Arena: le due immagini sopra sono originate dai due monumenti più celebri di Verona: la Casa di Giulietta e l’Anfiteatro Romano (Arena) ma sfido chiunque a riconoscerli a prima vista! E’ per questo motivo che ritengo questa tecnica molto creativa in quanto permette ad ognuno di interpretare la realtà in modi sempre diversi ed originali.

I programmi che ci permettono di creare immagini sferiche a partire da una serie di scatti in sequenza sono ad esempio PTGui, Autopano Pro di Kolor, Hugin, ma tra questi io consiglio PTGui per la sua semplicità d’uso e la sua potenza. Se facciamo le nostra foto rispettando i canoni panoramici PTGui non sbaglia un colpo! Chiaro che poi, una volta creata la palla ci dovremo lavorare dietro un po’ in posta produzione per correggere alcuni inevitabili sbavature nell’unione delle foto e, come dicevo prima per togliere i nostri piedi dall’inquadratura. Anche con Photoshop possiamo creare foto sferiche unendo le immagini con Photomerge ed utilizzando il filtro coordinate polari ma è sicuramente più complesso e meno efficiente dei programmi sopra citati. Tutti questi programmi lavorano in due fasi: prima fanno l’unione dei fotogrammi (Warping) e poi armonizzano tutte le foto (Blending) ed una volta creato il nostro panorama dovremo scegliere l’opzione little planet e così, come per magia otterremo un piccolo pianeta. Questa fase è molto importante perché ci consente di creare una miriade di effetti che cercherò di descrivere portando ad esempio le foto che io ho creato.

Verso il basso o verso l’alto?

E’ veramente sorprendente come, cambiando alcuni parametri del programma PtGui, possiamo inquadrare la stessa scena sia verso il basso, creando un piccolo, oppure possiamo capovolgere il punto di vista, guardando lo stesso soggetto dal basso verso l’alto. Trovo questa opportunità Verona – Casa di Giulietta e Arena: le due immagini sopra sono originate dai due monumenti più celebri di Verona: la Casa di Giulietta e l’Anfiteatro Romano (Arena) ma sfido chiunque a riconoscerli a prima vista! E’ per questo motivo che ritengo questa tecnica molto creativa in quanto permette ad ognuno di interpretare la realtà in modi sempre diversi ed originali.
veramente sbalorditiva ed altamente creativa! Soprattutto ci consente di scegliere il layout migliore per le nostre fotografie, mantenendo la stessa base fotografica.

Piazza dei Signori – Verona (dall’alto e dal basso): le due foto sopra sono originate dalle stesse 8 fotografie ed hanno lo stesso punto di ripresa! Basta cambiare i parametri di PtGui e spostare manualmente la nostra foto dopo averla creata come Little Planet. All’interno della finestra Panorama Editor di PTGui, clicchiamo con il mouse sulla foto e ne spostiamo la prospettiva a nostro piacimento, fino a stravolgerla anche completamente! Possiamo anche ruotarla in tutte le direzioni!

Variazioni sul tema: San Marco a Venezia

Anche nel caso di Piazzetta San Marco a Venezia, unica è la serie di 8 fotografie iniziale da cui sono state originate le 5 creazioni sferiche di cui sopra, ma se ne potevano fare e ne ho fatte molte altre, scegliendo poi le più interessanti! La cosa impressionante è la qualità finale delle immagini: se non si sta attenti e si utilizzano ad esempio i files Raw della Nikon D800 da 36 mega, si ottengono immagini che possono superare il GB! Per la lavorazione efficace di questi files occorre un processore dell’ultima generazione molto potente con svariati GB di Ram, altrimenti rischiamo di innervosirci parecchio quando il Computer ci impiega oltre i dieci minuti per una foto!

Alberi

Alberi: anche in questo caso ho giocato, con l’immagine sferica, stirandola in un verso o nell’altro, all’interno della finestra Panorama Editor di PTGui, prima della sua elaborazione finale. Gli effetti che si possono ottenere sono infiniti e spettacolari!

Utilizzo delle mie foto a palla

Sono ormai due anni che scatto foto a palla e ad un certo punto ho deciso di utilizzarle per le mie cartoline e per i miei magneti destinati alla vendita ai turisti in visita a Verona e Venezia: ho ottenuto molti apprezzamenti soprattutto da visitatori nord europei e dell’estremo oriente. Ma a mio avviso molte foto possiamo ingrandirle e fare dei bei quadri, che, ripeto ancora, non passeranno inosservati: buone foto a palla a tutti!

Articolo pubblicato sulla rivista FOTOGRAFARE di Ottobre 2013.



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