Questa volta tocca ai pattini a rotelle fare da accessorio alla nostra fotocamera: eh si, se vogliamo fare delle foto veramente in movimento, ma dal punto di vista del soggetto, portiamo la nostra reflex sui pattini a rotelle!
La bella stagione è sbocciata, prendiamo i nostri pattini impolverati dalla soffitta, diamo un’oliatina alle rotelle e partiamo per le nostre foto–pattinate! Le fotografie scattate mentre pattiniamo saranno sicuramente inconsuete e in movimento, soggettivamente in movimento: cioè la fotocamera si muoverà assieme a chi fotografa ed assieme a chi è fotografato! Tutto scorre intorno a noi e questa volta lo mettiamo veramente in pratica!
L’idea è quella di portarci la fotocamera quando ci facciamo la nostra pattinata domenicale. Infatti, a parte il fatto che durante la settimana è difficile avere il tempo per le nostre foto-pattinate, c’è anche un altro motivo e cioè che in molte città d’Italia, come a Verona, la città dove vivo, la domenica ci sono varie restrizioni per il traffico veicolare, e vengono riservate sempre più zone a ciclisti, pedoni e pattinatori. Così per l’intera stagione scorsa ho quasi sempre pattinato tenendo in mano anche la fotocamera e sperimentando tempi, soggetti e inquadrature. Eh si, perché non sono certo facili a farsi queste foto-pattinate, soprattutto perché dobbiamo contravvenire a tutte le regole del buon fotografo: non possiamo tenere neanche un occhio nel mirino ma dobbiamo guardare dove mettiamo le rotelle!
E’ chiaro che dobbiamo essere in buona forma fisica e avere confidenza con gli attrezzi che mettiamo ai piedi, quindi non ci possiamo improvvisare foto-pattinatori della domenica se non ci sentiamo sicuri sulle rotelle. Dobbiamo sentirci sicuri sui pattini tanto da poter ridurre quasi a zero la percentuale di caduta, anche in presenza di eventuali ostacoli: dobbiamo essere in grado di saper frenare e deviare le nostre traiettorie quando incrociamo altri pattinatori o pedoni o ciclisti. Un’eventuale caduta metterebbe a rischio sia l’incolumità nostra che quella della fotocamera ed io sono convinto che, in caso di caduta, cercheremmo di salvare prima la fotocamera e poi le nostre ossa, facendoci così ancora più male! Ma naturalmente non dobbiamo pensare di cadere, altrimenti non cominciamo nemmeno!
Nel mio caso ho utilizzato la tecnica che avevo già impiegato con gli sci, nell’articolo Foto-sciare di gennaio, cioè sono andato a pattinare tenendo sempre la fotocamera con le mani, spesso in posizione molto bassa, all’altezza dei pattini, con l’obiettivo rivolto verso il davanti ma anche all’indietro e, perché no, anche verso il basso.
Pattini ai piedi e fotocamera in mano: partiamo per la nostra foto-pattinata!
I pattinatori più spericolati potranno cimentarsi in riprese da brivido, dinamiche ed originali, durante le loro acrobazie sulle rotelle. Ma noi possiamo ricavare interessanti fotografie anche pattinando in modo più regolare, con l’accortezza però di posizionare la fotocamera nei punti giusti e con tempi preferibilmente lenti per accentuare l’effetto movimento.
Prima di partire dobbiamo però stabilire il tipo di fotocamera che vogliamo impiegare e il tipo di obiettivo. Io ho utilizzato vari tipi di fotocamere, dalla Voigtlander con il 12 mm alla Nikon con il fish-eye fino alle panoramiche Horizon 202 e Roundshot 28-220 ed ogni volta ho dovuto prendere un po’ di dimestichezza nell’abituarsi a scattare con una determinata fotocamera in condizioni molto critiche di ripresa. La digitale darebbe più garanzie di risultati soprattutto perché possiamo controllare subito le fotografie scattate e magari correggere in tempo reale inevitabili errori di inquadratura però le fotocamere digitali, in genere, hanno il grosso problema di far perdere qualche millimetro di grandangolo ai nostri obiettivi per il loro sensore più ridotto rispetto alla pellicola: in pratica un 12 mm diventa un 18! Le fotocamere digitali sono poi più grosse e pesanti delle reflex tradizionali e soprattutto molto più costose: non dobbiamo dimenticare che siamo sui pattini e stiamo facendo delle fotografie con una certa dose di rischio, più o meno elevato a seconda della nostra abilità sui pattini.
Per quanto riguarda le ottiche consiglio quindi di impiegare obiettivi molto grandangolari in quanto ci consentono riprese più dinamiche e coinvolgenti, considerato anche che l’immagine è più interessante se comprendiamo nella scena anche i nostri pattini e parte delle nostre gambe. Anche le fotocamere panoramiche ci consentono riprese sicuramente inconsuete e danno un bellissimo effetto movimento.
Consiglio inoltre di passare un paio di volte la tracolla della nostra fotocamera attorno al polso per evitare che ci finisca davanti all’obiettivo (soprattutto se usiamo il 12 mm.) ed anche per evitare che ci scivoli di mano la fotocamera durante le nostre pattinate
E’ meglio utilizzare una fotocamera che consenta l’uso in manuale della messa a fuoco in quanto i sensori dell’autofocus verrebbero sicuramente messi in seria difficoltà per il fatto che molto spesso al centro dell’inquadratura c’è l’asfalto in veloce movimento. E poi, la messa a fuoco automatica con obiettivi ultragrandangolari e con diaframmi chiusi ai minimi valori non avrebbe neanche molto senso. Per quanto riguarda i tempi di scatto io ho realizzato quasi tutte le immagini con tempi di posa compresi tra 1/30 e 1/4 di secondo. E’ chiaro che l’effetto movimento è dato dal tempo di scatto in relazione anche alla velocità effettiva di spostamento ed alla distanza tra fotocamera e soggetto in movimento. Paradossalmente il grandangolo riduce l’effetto movimento cosicché dobbiamo impostare anche tempi di scatto veramente lenti, come 1/4 di secondo, rischiando così di muovere anche la nostra fotocamera durante lo scatto: ma non è detto che ciò sia controproducente ai nostri fini! I risultati delle nostre fotopattinate saranno tutto fuorché scontati.
Vi sarete immaginati anche voi che utilizzando questi tempi mentre pattiniamo tenendo la fotocamera con una mano, spesso in equilibrio precario, il mosso sarà la regola e un’immagine con i pattini e le nostre gambe nitide e con l’asfalto tutto mosso ci riuscirà molto raramente ma quella sarà di sicuro effetto. L’unica cosa che abbiamo bisogno in automatico è il trascinamento della pellicola!
Prendiamo poi la fotocamera in mano e facciamo da fermi qualche prova di scatto tenendola nella posizione che abbiamo scelto per la ripresa: questo ci servirà per testare il nostro equilibrio e per allenarci a scattare in una posizione sicuramente non naturale. Molto spesso la scelta dell’inquadratura verticale diventa un obbligo in quanto ci consente di inquadrare meglio i nostri pattini, noi stessi, chi ci sta dietro e una parte di strada, ma ciò rende più difficoltoso lo scatto, dovendo tenere la fotocamera con una sola mano. Possiamo facilitarci il compito se disponiamo di doppio pulsante di scatto oppure se utilizziamo uno scatto flessibile od una prolunga elettronica. In questo modo possiamo tenere più saldamente la fotocamera e nello stesso tempo scattare senza diventare dei contorsionisti: comunque con un po’ di pratica e molti scatti a vuoto riusciremo nel nostro intento!
Teniamo inoltre conto della direzione della luce soprattutto se usiamo ottiche grandangolari in quanto il sole può entrarci nell’inquadratura e poi scegliamo una zona idonea per il nostro scopo e cioè un tratto di strada che innanzitutto sia chiuso al traffico veicolare, e che poi non presenti troppi ostacoli o anomalie che ci possano far perdere l’equilibrio.
A questo punto sarà la nostra fantasia a suggerirci le inquadrature più originali anche se ho capito che le più interessanti sono quelle con la fotocamera tenuta molto vicino ai pattini, quasi a livello del suolo, orientata verso l’indietro inquadrando in primo piano i nostri pattini ed una buona porzione di asfalto e poi magari qualche amico/a che ci segue da vicino.
Io mi sono aiutato spesso anche con una bolla di livello innestata nella slitta della fotocamera per garantire una certa linearità degli orizzonti.
Quando foto-pattiniamo non abbiamo certo la possibilità di scattare con l’occhio incollato sul mirino della fotocamera, altrimenti il rischio di schiantarci contro qualche altro pattinatore o, peggio, contro l’asfalto, diventa molto alto! Non dimentichiamo la regola n. 1 del pattinatore: guardare sempre la strada davanti a noi! Andare sui pattini ci dà veramente un grande senso di libertà ma non dobbiamo dimenticare che ci sono anche le regole del Codice della Strada da rispettare. Teniamo a mente che con i pattini non possiamo circolare liberamente su tutte le strade, ma solo in quei tratti chiusi al traffico degli altri veicoli. E poi anche se la strada è chiusa al traffico dei veicoli a motore occorre sempre rispettare alcune regole di base della circolazione: tenere preferibilmente la destra, fare molta attenzione quando effettuiamo spostamenti per superare o evitare qualcuno, rallentare e usare prudenza quando ci troviamo davanti qualche bambino magari con la bicicletta, in quanto i bambini non guardano sempre indietro prima di curvare!
E prima di partire pensiamo alla nostra sicurezza passiva non guasta: io consiglio di usare le protezioni costruite appositamente per i pattinatori: ginocchiere, protezioni per i polsi e i gomiti. Ho notato che si pattina molto più tranquilli se si indossano le protezioni, soprattutto se portiamo con noi anche la fotocamera.
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